Mario Adinolfi, direttore di The Week
The Week (http://www.thedailyweek.it/) è la testata diretta da Mario Adinolfi, già candidato alle primarie del Partito Democratico nel 2009 e primo dei non eletti del Pd alla Camera nella circoscrizione Lazio alle elezioni del 2008.
Adinolfi è anche un profondo conoscitore del mondo della comunicazione: è un attivo blogger e ha partecipato anche a progetti televisivo-politici vicini alla sinistra come Nessuno Tv e Red Tv.
Anche se non è mai bello e opportuno dare delle etichette potremmo dire che The Week si muove nell’ambito culturale e politico della sinistra anche se auspica una nuova impostazione e soprattutto un rinnovamento generazionale nella classe politica.
The Week è molto attento a ciò che succede in televisione e spesso gestisce dei liveblogging durante talk-show politici senza snobbare telent e reality show.
Proprio dai molti liveblogging su Ballarò e Annozero, la redazione è giunta ad una conclusione polemica ma coraggiosa e controcorrente. Qualche giorno fa hanno titolato: “Annozero e Ballarò sono pallosi”. La critica è molto puntuale anche a livello televisivo. Riprendiamo alcuni stralci dell’articolo:
La trasmissioni di Santoro e Floris sono assolutamente pallose. Noiose, ripetitive. Una formula ormai logora, le rende ancor meno attraenti agli occhi dei telespettatori. La verità è che, senza l’aggresione spesso immotivata della stampa di destra e spesso proprio del Presidente del Consiglio (ricordate le telefonate in diretta), queste due trasmissioni sarebbero state già archiviate nel dimenticatoio della televisione nostrana.
Ma The Week muove anche un’altra, condivisibilissima, accusa: le due trasmissioni presentano sempre gli stessi ospiti. Altro punto debole sono i servizi e i reportage:
Duole dirlo, soprattutto per chi nel passato ha avuto sconfinata ammirazione per trasmissioni come Samarcanda, ma oggi Annozero non aggiunge nulla al dibattito pubblico. Le ultime due trasmissioni erano costruite male e con un timing pessimo. Sembra che Santoro non riesca più a mettere al centro della discussione gli RVM, i servizi, i reportage, che erano da sempre il pezzo forte di Annozero. Proprio i servizi, invece, sono spesso stati il tallone d’Achille della trasmissione di Floris. E proprio dal paragone con i reportage di Santoro nasceva questo argomento critico.
Per contro, The Week ritiene che siano molto più interessanti dal punto di vista politico e televisivo altre trasmissioni di approfondimento:
Paradossalmente, da un punto di vista dell’innovazione e del ritmo, le trasmissioni di Paragone (“L’Ultima Parola”) o di Luca Telese (Tetris lo scorso anno, “In onda” quest’anno) sono molto più godibili. Globalmente anche Exit, la trasmissione condotta da Ilaria D’Amico, se non fosse per l’eccessiva lunghezza, è da considerarsi comunque più godibile.
The Week analizza anche l’interattività web delle varie trasmissioni e anche da questa analisi Annozero ne esce come un programma “vecchio”:
Exit e L’Ultima Parola hanno anche un’interattiva web che non è affatto trascurabile, anche sui Social Network. […] Santoro usa il web come se fosse la tv: cioè in maniera unidirezionale. Cioè non discute, non interagisce. Invia il suo messaggio anche in rete, ma lo fa come se fosse una seconda televisione, una televisione di serie B. Più libera e a cui ricorrere nel momento del bisogno. E’ tempo di soluzioni e di persone nuove. Anche in televisione.
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