Abbiamo voluto visualizzare tramite due grafici (share e telespettatori) il netto calo di ascolti della trasmissione Servizio Pubblico di Michele Santoro.
Il programma era partito con uno share del 12% e oltre 2,8 milioni di telespettatori ma nella puntata di giovedì 8 dicembre è sprofondato sotto la soglia psicologica del 5% (4.99%) seguito da solo 1,1 milioni di spettori.
A cosa è dovuto un così drastico calo degli ascolti? Alcuni potrebbero imputarlo al giorno di festa e al ponte dell’8 dicembre. Ma questa considerazione, più che essere una giustificazione apre almeno 2 problemi. Il primo: il pubblico “indignato” di Santoro ha mollato l’impegno televisivo per andare in vacanza, magari a Cortina? Potrebbe sembrare sorprendente ma sarebbe in linea con certi standard dei radical-chic assidui spettatori di Michele… Il secondo problema: nonostante il giorno di festa, la trasmissione Piazzapulita dell’allievo-concorrente Corrado Formigli, in onda su La7, è stata seguita da 1.341.000 spettatori con uno share del 6.18%.
Quindi nel giorno dell’Immacolata Concezione, Santoro non solo è sprofondato negli ascolti ma è stato anche superato da Formigli.
Magari già dalla settimana prossima Servizio Pubblico potrà recuperare qualche punto di share di ascolto ma alcune considerazioni possiamo comunque farle.
Le trasmissioni di Santoro non hanno mai fatto il boom di ascolti per scoop particolari o reportage esclusivi. Il punto di forza era la tensione narrativa che si creava tra il conduttore, “oppresso” dal potere e “vittima” di Silvio Berlusconi, e il suo pubblico. Venuto meno Berlusconi è venuta meno anche la tensione narrativa del programma.
Il lamentarsi del ritardo della pubblicazione dei dati auditel il venerdì mattina, lasciando trapelare il dubbio di una possibile manipolazione dei dati ai danni di Santoro ci sembre una leggenda metropolitana coerente con un certo vittimismo del “santorismo”.
Se i dati delle prossime settimane non saranno nettamente migliori di quelli di due giorni fa, potrebbe venir meno il progetto di Santoro di creare un circuito televisivo alternativo. I costi infatti sono molto alti e bassi ascolti non riuscirebbero a mantenerlo in piedi.
