Con Il Tredicesimo Apostolo-Il prescelto, Canale 5 e la Taodue di Pietro Valsecchi hanno proposto un prodotto di superba qualità e gli ascolti hanno ripagato questa scelta.
La prima puntata della nuova serie Mediaset è stata seguita da 7.103.000 telespettatori, con uno share del 27.12%. Sono cifre sorprendentemente positive che Canale 5 non raggiungeva da tempo. Si tratta del prodotto di prime time più visto di tutta la stagione (e forse anche della scorsa…).
I dati auditel di stamani saranno stati letti con sorpresa anche a Cologno Monzese dove tutti parevano ormai rassegnati ad un declino inesorabile per le generaliste: tali risultati di ascolto parevano ormai appannaggio solo di fiction Rai con suore e preti…
Anche nel Tredicesimo Apostolo ci sono sacerdoti ma siamo a livelli sideralmente diversi rispetto a un Don Matteo; la nuova fiction di Canale 5 è tutta un’altra storia!
Si percepisce che la serie è positivamente influenzata da alcune caratteristiche tecniche e narrative della grande serialità americana ed è evidente come non sia il classico prodotto acchiappa-pubblico come la quasi totalità delle fiction italiane.
Nel Tredicesimo Apostolo possiamo rintracciare una trama orizzontale (che si dipana lungo tutta la serie, per ora solo accennata) e una trama verticale (la storia di ogni episodio).
La fiction di Taodue è la prima in Italia che osa affrontare fino in fondo tematiche mistery e un immaginario pervaso di simbolismo. Per certi versi richiama il filone riscoperto dalla narrativa di Dan Brown. Sono affrontati argomenti che non si limitano al paranormale ma che, pur facendo riferimento a tematiche mistiche e religiose, cercano spiegazione nella scienza di confine, la fringe science.
E infatti il parallelo che subito viene in mente è quello con Fringe, la serie sci-fi della Fox ideata da J.J. Abrams, il creatore di Lost.
Anche il rapporto tra Claudia e Gabriel pare ricordare quello tra i protagonisti di Fringe, Olivia Dunham e Peter Bishop.
Nel prodotto italiano, invece che puntare su Fbi e fisica quantistica, si è scelto di far riferimento all’immaginario del soprannaturale nella religione cattolica, tema che da sempre ha suscitato interesse nel pubblico.
I personaggi del sacerdote-teologo e della psicologa, razionale ma tormentata, sono ben delineati e sono delle tipologie nuove per la fiction italiana abituata a religiosi standardizzati (Don Matteo, Che Dio ci aiuti), a commissari e poliziotti e carabinieri (Distretto di Polizia, Ris) o famiglie allegre o canterine (I Cesaroni, Tutti Pazzi per Amore).
Nel Tredicesimo Apostolo si cerca di dare un senso e una dignità narrativa a tematiche che fanno presa sul fascino popolare.
La serie è tecnicamente ben costruita: narrazione corretta, accattivante e che non lascia spazio a particolari inutili nel racconto della storia. La scelta di Claudio Gioè e Claudia Pandolfi sembra essere particolarmente azzeccata e in linea con la qualità della serie.
Insomma, sembra che la fiction italiana abbia trovato una nuova via, quella tipica della grande serialità americana che, come ha più volte sottolineato Aldo Grasso, è diventata importante come o più della letteratura.
Il dato di ascolto de Il Tredicesimo Apostolo ci permette anche di allargare il discorso: la tv generalista, a dispetto dei prevenuti, non è affatto morta o morente. E’ viva e pronta a coinvolgere il pubblico se sarà capace di proporre prodotti innovativi e di qualità.
Stasera, 5 gennaio 2012, alle ore 19.30, Mediaset Extra proporrà la replica dei due episodi andati in onda ieri sera.
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