Ne avevamo parlato la settimana scorsa per commentare i dati del debutto di Daria Bignardi e Serena Dandini (leggi qui >>), oggi l’argomento è toccato anche da la Repubblica, il Giornale e Dagospia: la corsa di La7 nella gara degli ascolti sembra già essersi fermata.
Il fine settimana appena trascorso è stato disastroso dal punto di vista degli ascolti per la rete di Telecom Italia Media. Scrive Dagospia:
Un tranquillo weekend di paura, quello de La7. Con ascolti in picchiata su tutti i fronti, dopo una settimana e un periodo che hanno fatto capire come la marcia trionfale dell’emittente Telecom si sia impantanata, e non da oggi.
Venerdì sera Le Invasioni Barbariche si sono fermate ad un misero 3.43%, sabato lo show di Serena Dandini ha raggranellato solo il 4,05%, Mamma mia che domenica, il nuovo programma del pomeriggio domenicale condotto da Camila Raznovich, ha totalizzato un disastroso 1.62%.
Non va meglio In Onda, il programma di access prime time del fine settimana, fermo poco sopra al 2%. Soffrono anche programmi del daytime come I Menù di Benedetta e G Day spesso intorno al 3%.
Sembra mancare il fiato anche ai talk show politici, che dovevano essere i fiori all’occhiello della rete: Gad Lerner lunedì scorso si è fermato al 4.35%, Formigli giovedì ha ottenuto solo il 4,63%, Gianluigi Nuzzi con Gli Intoccabili non è andato oltre il 3,42%.
Il Tg serale, condotto da Enrico Mentana, dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, difficilmente supera il 10%. Ma il disastro avviene la domenica: un po’ per l’assenza di Mentana, un po’ per la concorrenza di Fabio Fazio su Rai 3, il tg perde ascolti: ieri sera si è fermato al 5,74%.
Il periodo d’oro di La7, iniziato con l’arrivo di Enrico Mentana alla direzione del Tg La7 nell’agosto 2010, sembra essersi fermato con l’arrivo di Paolo Ruffini, ex di Rai 3, alla direzione di rete al posto di Lillo Tombolini. Scrive il Giornale:
il progetto di Paolo Ruffini – alimentare con l’acqua di Raitre il canale di Telecom Italia Media – minimo minimo è da rivedere.
Il dato nudo e crudo ce lo fornisce il mensile Prima Comunicazione:
Nelle 24 ore La7 non va oltre il 3.87%, e il Tg, che a novembre ha fatto una media del 10.5%, a dicembre è sceso al 9.1.
La spietata analisi sulla frenata di La7 viene fatta anche da Antonio Dipollina su Repubblica, giornale politicamente non lontano dalla linea editoriale di molti programmi di La7:
Molto sottile è il filo che in tv che separa l’esaltazione dal suo contrario. Nel caso de La7, poi, l’effetto può essere deflagrante: il giorno prima sei la rete con più appeal, dove tutti corrono o cercano riparo. Il giorno dopo sei già il terzo polo che non c’è, il tentativo velleitario di rubare ascolti ai colossi, la strategia che rivela buchi. E in effetti qualcosa sta succedendo, se fino a poco tempo fa gli addetti ai lavori si davano di gomito e pronosticavano ascese sicure verso il 10 per cento di share stabile in prima serata.
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