E’ il solito Dagospia a lanciare la notizia (da tempo sussurrata da molti): mercoledì vendono La7.
Questo il Dagoreport del sito di Roberto D’Agostino:
Avvviso ai naviganti: mercoledì vendono La7. Cda convocati. Su chi se la mette in tasca, gira di tutto. Urbano Cairo. Carlo De Benedetti. Tarak Ben Ammar. Fondi esteri. Bernabè vorrebbe cedere il 100 per cento. Richiesta di Nagel, capataz del prima azionista di Telecom Italia, Mediobanca. Il momento è favorevole, le elezioni sono alle porte.
Secondo il Giornale, tra i “pretendenti”, oltre a Cairo (la cui società è anche la concessionaria pubblicitaria della rete), De Benedetti (Gruppo l’Espresso), Tarak Ben Ammar (tycoon da sempre vicino a Berlusconi e a Mediaset), potrebbe esserci anche Diego Della Valle, anche se nel suo caso l’operazione sarebbe particolarmente difficile.
Ma cerchiamo di capire meglio. Chi è che vende La7? E perchè?
In questa infografica, il Giornale riassume l’assetto proprietario della rete. Semplificando: società editrice di La7 è Telecom Italia Media, controllata di Telecom Italia, a sua volta controllata da Telco le cui azione sono in mano alla spagnola Telefonica, alle Generali, a Mediobanca e a Intesa SanPaolo. Pare che a spingere per la cessione del comparto televisivo siano in particolar modo Mediobanca e Generali che ritengono inopportuno, in un periodo di crisi, investire in un settore, peraltro fonte di cospicue perdite, che non rientra nel core business dell’azienda (che rimane la telefonia). La televisione, inoltre, non ha mai particolarmente entusiasmato Franco Bernabè, presidente di Telecom. E il perché è anche presto spiegato: Negli ultimi tre esercizi (2009, 2010 e 2011) Telecom Italia Media ha accumulato perdite per circa 210 milioni di euro.
Ma quanto costerebbe rilevare La7 (e il 51% di Mtv)? Dipende, scrive il Giornale:
Se a essere venduta fosse solo La7 (e il51% di MtvItalia) sarebbe difficile spuntare un prezzo superiore al range100-200 milioni di euro – se non addirittura inferiore- considerato che il debito è quasi tutto delle tv a fronte di share non eccelsi. Se invece si dovessero cedere anche le frequenze, pensare a un valore di circa 500 milioni, non sarebbe un’eresia.
Tra i pretendenti, in pole position, sembrerebbero esserci Cairo e De Benedetti. De Benedetti era interessato all’acquisto della rete già un anno fa e avrebbe, in teoria, la liquidità necessaria grazie anche ai 500 milioni di euro che ha dovuto sborsargli Berlusconi come risarcimento per la sentenza sul Lodo Mondadori. Abbiamo scritto “in teoria” perchè “in pratica” l’esborso non è così semplice. I soldi del risarcimento, già versati dalla Fininvest, pare che siano in una sorta di “auto-congelamento” in attesa di eventuali sentenze o accordi di modifica della cifra. E soprattutto, come suggerisce Dagospia, i sogni di Carlo De Benedetti devono sempre fare i conti con il pragmatismo del figlio Rodolfo che tiene in mano “la cassa di famiglia (la Cir)”. Mercoledì ne sapremo di più…
la voletete che la TV 7 la compra De Benedatti per me e il
grande sola d’Italia (ricordatevi dell’Olivetti), adesso si fà forte
per la sola fatta alla Fininvest con complici come Magistrati dai
calzini rosa i magistrati sono tutti grande sole.