La scorsa settimana due flop, piuttosto pesanti, sono calati sulla Rai.
Dopo le performance non proprio esaltanti di Rai 2 ad aprile (ne abbiamo parlato qui>>), anche per il mese di maggio arrivano i problemi, e non solo sulla seconda rete ma anche nell’ammiraglia. Il riferimento, in particolare, va a due trasmissioni che hanno debuttato la scorsa settimana: Punto su di te (Rai 1) e Italia Coast2Coast (Rai 2).
Aldo Grasso, sul Corriere di stamani, parla addirittura di una “maggio orribile per la Rai in prime time”.
Secondo Grasso, la Rai fallisce nella sua missione di coniugare ascolti e qualità e soprattutto si conferma particolarmente debole sul pubblico giovane:
Nelle prime settimane di maggio, nonostante alcune eccezioni («Una grande famiglia»), il prime time Rai ha solamente pareggiato con quello Mediaset (38,1%) sull’intera platea (perdendo quasi 4 punti/share rispetto all’anno scorso), mentre è sotto di 12 punti sul target commerciale (giovane).
Ma, appunto, secondo il critico del Corriere della Sera non sono solo gli ascolti a soffrire, ma anche la qualità:
Due clamorosi flop della settimana dimostrano che, a furia di abbassare il livello della qualità e di affidarsi a programmi imbarazzanti, non solo non si eleva il gusto popolare, ma si finisce per far scappare persino il pubblico meno attrezzato.
Grasso definisce “inguardabile” Italia Coast2Coast e ne analizza gli ascolti:
una manciata di 820mila coraggiosi che hanno resistito, per uno share del 3,2%, in gran parte composto da ultra 65enni.
Risultato altrettante disastroso per Punto su di te: “3.161.000 spettatori, di cui più della metà ultra 65enni”.
Secondo Grasso, a questo punto, non è da ripensare solo il concetto di servizio pubblico ma anche tutta la sua dirigenza.