Quest’anno, con i Campionati Europei di Calcio 2012, la stagione televisiva (anche per quanto riguarda il prime time) sembra essere andata in vacanza ancor prima del tempo.
In queste settimane, i grandi eventi televisivi sono soltanto le partite di Rai1 e Canale 5 sembra essersi rassegnata a chiudere i battenti fin da inizio giugno.
D’altronde con un prodotto forte come Euro 2012 non c’è scelta di palinsesto che possa ritenersi competitiva e allora Canale 5 ha scelto la strategia della contro-programmazione.
Contro-programmare significa scegliere di mettere in palinsesto una proposta che non cerchi di rubare target alla trasmissione della rete competitor (trasmissione giudicata troppo forte, impensabile che il suo pubblico di riferimento l’abbandoni); significa, invece, proporre un genere che possa aver presa su un pubblico diverso rispetto alla trasmissione competitor.
Nel caso concreto, per far fronte al calcio, prodotto tipicamente maschile, Canale 5 sceglie di rivolgersi in particolare al pubblico femminile. E così il prime time dell’ammiraglia Mediaset si tinge di “rosa” con commedie (Il matrimonio del mio migliore amico, ad esempio) o fiction (Le Tre Rose di Eva o Caterina e le sue figlie 3) a tematica romantica o comunque più femminile.
Questi prodotti fanno ottenere una discreto risultato di pubblico nella fascia femminile nonostante siano trasmissioni all’ennesima replica. Va ancora meglio se il programma è in prima visione come Le Tre Rose di Eva. Aldo Grasso sul Corriere della Sera evidenzia:
“Le tre rose di Eva”, il tele-feuilletton con Anna Safroncik, ha raccolto finora 5.250.000 spettatori medi (19.6% di share) senza perdere grossi colpi con l’inizio degli Europei.
Il ragionamento fatto fin qui non vale se a giocare è la Nazionale Italiana. In quel caso anche il pubblico femminile si catalizza in maggioranza sul calcio.