Come è fatto è un programma in onda su Real Time e Dmax. La trasmissione è una summa di clip-documentario che mostrano le fasi di lavorazione e produzione degli oggetti della vita quotidiana (ma anche di cibo, bevande e oggetti più ricercati).
Su Dmax va in onda la serie originale tradotta e con una maggiore attenzione a oggetti “maschili”. Real Time (rete femminile del gruppo Discovery) la trasmissione viene personalizzata e a introdurre i filmati troviamo il “lancio” di Barbara Gulienetti, volto di punta della rete. Su Real Time le clip scelte sono, per lo più, quelle che riguardano oggetti più “femminili”.
Dedichiamo questo post al programma perchè lo riteniamo estremamente forte, con un grande appeal sul pubblico nonostante i costi di produzione siano estremamente bassi.
Il programma è una produzione canadese (Quebec) ed è in onda dal 2001, ogni puntata dura 20 minuti e la versione originale è alla sua diciannovesima stagione con quasi 240 puntate prodotte (e quasi mille oggetti analizzati).
La versione originale non vede la presenza di un conduttore in studio, c’è solo una voce narrante che spiega le varie fasi di produzione degli oggetti e la presenza umana è resa minima anche nei filmati della lavorazione stessa.
Su Real Time è stato scelto di personalizzare il programma con l’introduzione di Barbara Gulienetti che però, spesso, appare inutile e ripetitiva rispetto al filmato stesso.
Il programma originale lascia presupporre costi di produzione estremamente bassi: realizzazione dei filmati, redazione dei testi, post-produzione e voce narrante. Niente costi per studio e scenografie, solo filmati e montaggio. Anzi, forse con i filmati ci sono anche dei guadagni: durante le fasi di lavorazione vengono mostrati spesso i marchi della fabbrica produttrice dell’oggetto e ciò lascia supporre che le aziende paghino un prezzo per farsi pubblicità.
Nonostante questi costi di produzione estremamente ridotti, la trasmissione crea elevata dipendenza: incuriosisce e, anche quando si parla degli oggetti più impensabili, ti conquista e ti spinge a non cambiare canale. E il programma piace in mezzo mondo visto che è stato venduto ad un sacco di paesi.
Come è fatto è un ottimo esempio di come si potrebbe fare una buona televisione in un momento di crisi come questo: bassi costi, idea originale e una buona post-produzione. Sono elementi essenziali per tenere incollato il pubblico allo schermo. Certo, questi documentari, o factual, sono particolarmente adatti per le reti semigeneraliste; per le generaliste, invece, è più difficile competere nella gara degli ascolti con un prodotto simile ma può essere una base di partenza su cui riflettere.