C’è un tragico buco nero nel palinsesto di Rai3 ed ha il volto di Giuliano Amato…
Ogni domenica verso le ore 13 l’ex primo ministro presenta Se una farfalla batte le ali, un programma educativo che si pone l’obiettivo di spiegare la globalizzazione. Dopo aver esordito con un misero dato di ascolto di poco superiore all’1%, domenica scorsa (2 dicembre 2012) i dati di ascolto della trasmissione di Giuliano Amato sono crollati tragicamente sotto l’1%: 0.95% di share con solo 186mila telespettatori.
Si tratta di un dato drammatico! Giuliano Amato – già braccio destro e delfino di Bettino Craxi, già autore di un prelievo del 6×1000 sui conti correnti degli italiani avvenuto in una notte del 1992 (periodo in cui Amato guidava un governo tecnico) – potrà anche non curarsi dei bassi ascolti e magari si potrà consolare pensando alla pensione d’oro che riceve (pensione che secondo vari organi di stampa e il libro Sanguisughe di Mario Giordano – ma lo ricorda anche il Giornale di oggi – ammonta a oltre 30 mila euro al mese).
A doversi preoccupare dovrebbe essere invece Luigi Gubitosi, dg Rai, che poco più di un mese fa aveva dichiarato:
Giuliano Amato con questo programma è l’esempio di come si fa servizio pubblico. Ho l’impressione che ‘cedendolo’ alla politica abbiamo perso un ottimo conduttore…
Ci verrebbe da aggiungere, invece, che – visti i risultati di ascolto – Amato è proprio l’esempio di come non si fa il conduttore e di come non si fa un programma! Per la verità bisogna ricordare che Gubitosi aveva aggiunto: “prima vediamo come va lo share”.
Ecco adesso lo abbiamo visto, lo share va malissimo. E quindi cosa si fa esimio direttore Gubitosi? A nostro modesto avviso era abbastanza prevedibile che il pubblico non avrebbe apprezzato lezioni di economia da uno come Amato che – per quanto valido intellettuale – è stato autore di un prelievo per decreto sui conti correnti degli italiani ed è titolare di una pensione d’oro, anzi di platino! Il pubblico non pare aver dimenticato…