E’ di un paio di giorni fa la notizia del prolungamento della messa in onda di Avanti un Altro! fino al 10 marzo 2013 rispetto al termine, inizialmente preventivato, del 27 gennaio 2013.
Il preserale di Canale 5, firmato da Paolo Bonolis, si allunga di 42 puntate e ci accompagna fin quasi a primavera. Perchè? Il motivo è semplicissimo: se un programma ottiene buoni ascolti, su di esso si punta. Ma non solo: questo mette anche in evidenza l’estrema importanza di un preserale di successo per trainare il tg delle 20 e la prima serata.
Partito a settembre con una media di 2.900.000 telespettatori (share 20.9% sul target commerciale), Avanti un altro!, in meno di quattro, mesi ha guadagnato oltre 5 punti percentuali di share e quasi 2 milioni di telespettatori. Nel mese di dicembre ha raggiunto infatti una media di 4.490.000 telespettatori e il 26% di share sul target commerciale.
Il grafico in figura 1 è piuttosto chiaro. A settembre, sul totale degli individui, il vantaggio dell’Eredità su Avanti un altro! era di circa 5/6 punti percentuali. A fine novembre la trasmissione di Bonolis ha colmato il distacco andando in una sostanziale parità con il programma di Conti (e talvolta battendolo).
Ma l’analisi del secondo grafico in figura 1, ci mostra una situazione ancor più rosea per il preserale di Canale 5. Se andiamo ad analizzare il target commerciale, 15-64 anni, quello più appetibile per il mondo della pubblicità, possiamo vedere che Bonolis, già a settembre, superava Conti di circa 4 punti percentuali di share. Questo distacco è andato aumentando fino a raggiungere i 9 punti percentuali a fine novembre.
L’andamento mostra quindi che Avanti un Altro! è una trasmissione in ottima salute (in particolare sul target commerciale) e con un andamento crescente. Ma non basta questo a giustificare la scelta di Mediaset di prolungarla. A tal proposito è opportuno esaminare “l’effetto Bonolis” sul Tg5 delle ore 20:
Sul totale degli individui, a settembre il Tg1 batteva il Tg5 di 3 punti percentuali di share. Tale distanza è andata riducendosi portando il tg di Clemente Mimun a battere il Tg1 varie volte nelle scorse settimane. L’andamento positivo è rintracciabile anche nel target commerciale 15-64 anni (secondo grafico in figura 2). In questa fascia di pubblico, il Tg5 già a settembre, prevaleva di 4.5 punti percentuali ma a novembre col forte traino di Avanti un altro! il distacco è aumentato fino al 6.5%.
E quindi più che Avanti un altro! è il caso di dire “avanti per altre 42 puntate”.
(grafici tratti dalle brochure di Publitalia ’80)