Venerdì 24 maggio alle 21.05 su Rai3, Barbara De Rossi conduce una nuova puntata di Amore Criminale, il programma che ripercorre – con l’ausilio di fiction e interviste – vicende di donne vinte dalla violenza maschile ma anche storie di donne che sono riuscite a uscire dal tunnel della sopraffazione per riacquistare serenità ed equilibrio.
Ospite maschile della puntata l’attore Massimo De Francovich.
In primo piano, la commovente storia di Barbara, una ragazza della provincia di Modena alla ricerca dell’amore vero, quello stesso amore che reciderà la sua giovane vita. Il padre di Barbara è un orologiaio che dall’Italia è emigrato in Somalia per cercare fortuna. S’innamora di una bella ragazza del posto, lui ha 40 anni, lei 18… Nel 1975, dalla loro unione, nasce Barbara, ma il loro è un legame destinato a finire presto e Barbara cresce accudita dal padre e dalla zia materna. Passano gli anni e con la guerra civile, nel 1990, Gianni e Barbara tornano In Italia, a Carpi, in provincia di Modena. Barbara studia duramente, si laurea, e finalmente riesce a ottenere un contratto a tempo indeterminato presso una prestigiosa casa automobilistica. Nel 2011 Barbara incontra Alessandro: lui è bello, affascinante, colto, ama la poesia e il cinema d’autore. Barbara s’innamora perdutamente di questo ragazzo che incarna l’uomo che lei ha sempre sognato. Dopo i primi momenti di felicità, il rapporto s’inceppa, Alessandro è spesso depresso, dice di volersi uccidere, si nega a Barbara, promette di portarla fuori per i fine settimana, ma poi scompare. Le amiche di Barbara tentano di metterla in guardia, ma lei è innamorata e sottovaluta la situazione. E’ la sera del 19 giugno 2011, è il compleanno di Barbara, e Alessandro la ospita nella sua villetta. Alessandro sente l’impulso irrefrenabile di ucciderla, prende un pelaverdure dalla cucina e un pugnale e le sferra 13 coltellate. Poi scappa mentre inizia ad albeggiare. Erica e Greta, le 2 amiche di Barbara, si sono battute aspramente per provare la pericolosità sociale di Alessandro, che è stato condannato – in primo grado – a 12 anni di carcere e 6 anni di ospedale psichiatrico.