La nuova edizione di Italia’s Got Talent non andrà in onda su Canale 5 ma forse su Sky. Mediaset respinge condizioni inaccettabili per il rinnovo del format e annuncia di essere già al lavoro per la preparazione di un format autonomo.
Facciamo chiarezza: lo show è prodotto dalla Fascino Pgt di Maria De Filippi (compartecipata al 50% da Mediaset) in collaborazione Freemantle Media (ex Grundy Italia) che detiene i diritti internazionali del format.
Stando a quanto reso noto da Mediaset, la Fremantle Media (rappresentata in Italia da Lorenzo Mieli, figlio di Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera e attuale presidente di Rcs Libri) ha posto condizioni economiche inaccettabili per il rinnovo del contratto (costi triplicati). Mediaset si è dunque vista costretta a respingere tali condizioni e annuncia di essere già al lavoro per la preparazione di un programma autonomo. Italia’s Got Talent potrebbe approdare su Sky (come già accaduto per X Factor, altro show creato da Simon Cowell).
Questo è il duro comunicato rilasciato da Mediaset proprio questo pomeriggio:
Dopo cinque edizioni di successo che hanno affermato in Italia il people-show “Italia’s got Talent”, Mediaset ha deciso di non rinnovare il contratto con Fremantle Media per l’utilizzo del format internazionale.
Mediaset ha giudicato inaccettabili le condizioni richieste dal detentore del diritto che pretendeva di triplicare il costo a puntata del programma senza alcuna motivazione razionale. L’impianto artistico e produttivo che ha costituito l’efficacia della trasmissione è stato infatti creato da Mediaset e Fascino fin dall’esordio: una giuria composta da numeri uno, l’attenta selezione dei concorrenti, la forza unica di Canale 5 che lo porta nelle case degli italiani.
E proprio per non privare il grande pubblico di un genere che rischia di scomparire dalla tv gratuita a favore di operatori a pagamento disposti a superare qualsiasi parametro di mercato – fenomeno già registrato con alcuni sport motoristici e con un altro talent show oscurati dalla tv generalista – Mediaset si sta muovendo autonomamente.
Resta il fatto che riteniamo fortemente scorretto l’espediente di far lanciare un prodotto da una tv generalista che lo ha costruito e ci ha investito per anni rendendolo il successo che è, e poi al momento del rinnovo pretendere cifre astronomiche per far pagare il valore a chi quel valore ha creato.
Se altri sono disposti ad accettare condizioni capestro pur di sottrarre un successo al grande pubblico della tv gratuita, si accomodino. Mediaset procederà sulla propria strada.Cologno Monzese, 31 gennaio 2014