Sono giorni duri per il giornalismo televisivo, sia all’estero che in Italia…
La mitologica BBC ha appena annunciato il taglio di 415 dipendenti che lavorano nell’area news. La decisione si è resa necessaria nell’ambito del piano riduzione dei costi per 800 milioni di sterline, scaturito dopo la decisione del 2010 di congelare il prezzo del canone, principale fonte di introiti dell’emittente.
Anche in Italia, seppur in proporzioni diverse e senza parlare di licenziamenti, il settore appare in fermento. In queste settimane si parla con sempre più insistenza di riorganizzare l’area informativa della Rai. Troppe testate, con redazioni completamente autonome e distinte, sembrano ormai standard superati. Nella tv pubblica si punta alla costituzione di una sorta di agenzia interna che avrebbe come spina dorsale il canale Rai News e che dovrebbe fornire materiale, almeno in parte, per le tre testate delle reti generaliste. Tg1, Tg2 e Tg3 rimarrebbero autonomi ma per parte della loro scaletta dovrebbero affidarsi al materiale prodotto da Rai News mantenendo una propria peculiarità e quindi un organico proprio solo per alcuni ambiti (nelle ipotesi di questi giorni il Tg1 dovrebbe essere il telegiornale concentrato sulla politica e con contenuti più ampi, il Tg2 dovrebbe focalizzarsi su costume e società mentre il Tg3 sui temi sociali e sulla politica estera).
Questa strategia ventilata in Rai, è già stata applicata – per lo meno parzialmente – nel gruppo Mediaset. News Mediaset è l’agenzia giornalistica interna del gruppo che produce servizi per il canale all news, Tgcom24, e per le testate delle reti generaliste. Finora a soffrire di tale “svuotamento” erano stati soprattutto Tg4 e Studio Aperto mentre l’organizzazione del Tg5 rimaneva sostanzialmente invariata pur riprendendo talvolta anche i contenuti prodotti da News Mediaset.
Adesso l’ora della spending review sembra essere arrivata anche per il Tg5:
Cologno Monzese ha infatti annunciato ai sindacati un piano che prevede il trasferimento di 30 su 70 giornalisti del Tg5 all’agenzia interna del Gruppo e contemporaneamente la riduzione da 19 a 10 ore della produzione del Tgcom24. [fonte ilVelino/AGV NEWS]
Una riduzione dell’organico del Tg5 ha come conseguenza la necessità per il telegiornale di sfruttare anche contenuti prodotti dall’agenzia News Mediaset, servizi che risulterebbero dunque uguali a quelli trasmessi anche dagli altri tg del gruppo. A tal proposito, i sindacati denunciano:
lo svuotamento di fatto del secondo Tg nazionale e di una testata storica dell’informazione televisiva italiana.
Supponiamo, però, che gli argomenti che costituiscono la linea editoriale del Tg5 rimarrebbero nell’esclusiva competenza della redazione, seppur ridotta. Il cdr del Tg5 ha chiesto al direttore Clemente Mimun un piano editoriale sulla nuova organizzazione della redazione, da sottoporre all’assemblea dei giornalisti.
Nell’annuncio di Mediaset arriva anche la notizia della riduzione delle ore di diretta – da 19 a 10 – per il Tgcom24; tale scelta sembra dovuta al fatto che il canale non è mai decollato negli ascolti (a giugno 2014 ha ottenuto uno share medio nelle 24 ore dello 0.29%) ed ogni mese viene superato da RaiNews e da SkyTg24.