Un secolo fa gli italiani emigravano in America per inseguire un sogno. Negli ultimi quattro anni oltre centomila giovani hanno lasciato il nostro Paese… per inseguire cosa? Slang racconta, in quattro puntate, la storia di quattro ragazzi italiani che cercano il loro personale sogno americano e quella di chi il sogno lo ha già realizzato.
Per capire cosa vuole chi sceglie di andar via dall’Italia per andare a vivere a New York. Nella prima puntata, in onda venerdì 5 settembre alle 23.45 su Rai3, Gerado Greco incontra Joanatan Riccardi. Ventinove anni, di Pinerolo, Joanatan sogna di aprire un ristorante a Taipei. Per questo ha scelto di andare a New York, dove lavora sette giorni su sette come cameriere e grazie alle mance riesce a guadagnare fino a 5.000 dollari al mese. “Amo l’Italia” dice “ma per ora non vorrei tornarci… abbiamo ancora una mentalità troppo chiusa”. Ecco invece i protagonisti di un sogno americano realizzato: Lidia e Joe Bastianich, Luca Di Pietro, Alessandro Malpassi e Luca Malfè.
Lidia Bastianich si definisce cuoca, ristoratrice, mamma, nonna. Arrivata a New York nel 1958 come profuga istriana, oggi amministra 27 ristoranti tra gli Stati Uniti e l’Italia. E’ socia di “Eataly – New York”. Ha 9 libri di ricette in pubblicazione. “Essere italiana” afferma “è il segreto del mio successo”. Joe Bastianich, figlio di Lidia, è uno dei maggiori imprenditori della ristorazione mondiale. E’ anche uno chef di fama internazionale ed un noto personaggio tv. “Gli italiani e gli italoamericani” dice “sono parte della storia della città di New York”.
Luca Di Pietro, abruzzese di nascita, è arrivato negli Stati Uniti nel 1994. Ci è rimasto perché ha vinto, grazie ad una lotteria, la carta verde, il permesso di soggiorno indeterminato. Dopo aver fatto il rappresentante di vino ha aperto quasi per caso “Tarallucci e vino” che, oggi, è una piccola catena di caffè e ristoranti italiani a New York. “Oggi non credo tornerei in Italia, non è una possibilità concreta”.
Alessandro Malpassi, riminese, è cresciuto nel mito del cibo e del vino italiani. Negli Stati Uniti dal 2003, ha lavorato all’inizio come “runner” (l’addetto a servire i piatti a tavola) e poi come cameriere, prima a Los Angeles e poi a Miami. Quindi, una volta assunto dalla compagnia di ristoranti di Robert De Niro, è arrivato a New York dove sta provando a fare il grande salto: diventare un manager della ristorazione. Afferma Alessandro: “Per crescere dei figli… l’Italia non si batte”.
E infine Luca Manfè, friulano, il vincitore dell’ultima edizione americana del talent show “Masterchef”. Abita a Brooklyn, gira in vespa ed oggi gestisce una piccola linea di catering, “A dinner with Luca”. Ha pubblicato il suo primo libro di ricette e spera di aprire presto un ristorante tutto suo. “Ho pensato spesso di mollare tutto e tornare in Italia… ma poi mi sono detto: se vado via da New York, cosa faccio? Quale altra città ti offre quello che trovi qui?”