Nella seconda puntata di Slang, in onda venerdì 12 settembre alle 24.05, Gerardo Greco racconta, tra le altre, la storia di Irene Turri.
Ventinove anni, originaria di Verona, Irene è arrivata a New York con il sogno di diventare un’attrice comica. Di giorno, lavora come cameriera in un ristorante e di sera, invece, sale gratis sul palco di piccoli locali dove si cimenta nella “stand up comedy”: provare a far ridere il pubblico con un monologo di pochi minuti. Per avere successo in America, diceva Paul Newman, ci vuole soprattutto tenacia. La stessa che hanno avuto gli altri protagonisti della puntata che il successo lo hanno già raggiunto: gli attori Giampiero Judica e Lucrezia Guidone, l’attore e scultore Vincenzo Amato, il pittore Bernardo Siciliano e gli architetti Michele Busiri Vici e Ulderico Micara. Giampiero Judica, tra i pochi membri italiani dell’Actors studio, è stato scelto da Martin Scorsese come co-protagonista della serie internazionale Boardwalk Empire. “Quando sono arrivato in America avevo molti sogni, uno l’ho realizzato: diventare membro dell’Actors studio”.
Lucrezia Guidone, giovane attrice di successo in Italia, cerca di affermarsi anche negli Stati Uniti, dove studia recitazione e lavora sul suo accento. “Essere un attore italiano, a New York può essere un limite”.Vincenzo Amato, siciliano di nascita, è arrivato a New York quasi per caso. Vent’anni fa faceva il fabbro. Oggi è uno scultore molto apprezzato ed è anche attore, complice l’amicizia con il regista Emanuele Crialese, suo vicino di pianerottolo a Manhattan, che lo ha voluto come protagonista di tutti i suoi film, da “Respiro” a “Nuovo Mondo”.
“Non mi sento più attore o più scultore, sono due mestieri molto simili, dove devi fare scelte prima, durante e quando lavori. Non è così distante come fare il giudice e … l’acrobata”.
Bernardo Siciliano, romano, pittore, figlio dello scrittore Enzo, è arrivato a New York nel 1996.
“Sono venuto in America per due ragioni, una privata: l’incontro con una donna che poi è stata mia moglie, e madre di mia figlia … l’altra, un mercante d’arte che si era traferito in America … mi diceva: diventerai il pittore più famoso del Lazio se continui a stare in Italia”.
Michele Busiri Vici, una famiglia di architetti da generazioni, si è trasferito a New York negli ani’90. Si sta occupando della riprogettazione di uno dei più importanti alberghi déco di Miami, lungo Ocean Drive.
“Amo troppo New York per immaginare la mia vita altrove”.
Ulderico Micara, architetto, vive e lavora a New York da vent’anni. Ci accompagna in un tour tra i grattacieli più famosi della città.
“Molte cose mi legano all’Italia. Tra tutte, sicuramente più di ogni altra, la ‘settimana enigmistica’ che compro tutte le settimane”.