Stasera, mercoledì 7 gennaio, Canale 5 trasmetterà Solo per amore, la sua prima fiction del 2015. Ma molte altre serie sono pronte per sbarcare – nei prossimi mesi – sugli schermi dell’ammiraglia Mediaset…
Peraltro, negli mesi scorsi, la partenza di alcune di queste fiction era stata prima annunciata e poi rimandata, forse in attesa di tempi migliori per il mercato pubblicitario visto che sono ritenute dei prodotti forti meritevoli di investimenti importanti.
Dunque si parte stasera con Solo per amore, fiction a base di passione e azione prodotta da Endemol Italia proprio come Le Tre Rose di Eva di cui sono in corso le riprese della terza stagione. Nei nuovi episodi la storia si sposterà in avanti di tre anni rispetto ai drammatici eventi che hanno sconvolto Aurora (Anna Safroncik), Alessandro (Roberto Farnesi) e Edoardo (Luca Capuano) alla fine della seconda stagione.
A febbraio dovrebbe partire Il Bosco, serie thriller a base di delitti e misteri del passato, prodotta dalla Taodue Film e interpretata da Giulia Michelini, Claudio Gioè e Andrea Sartoretti.
A marzo 2015 dovrebbe arrivare Non è stato mio figlio nuova produzione, tra pathos e colpo di scena, della Ares Film di Alberto Tarallo e Teodosio Losito. Protagonisti della serie saranno Gabriel Garko, Stefania Sandrelli, Alessandra Barzaghi e Massimiliano Morra.
Successivamente, in primavera, Garko sarà protagonista anche di un’altra fiction della Ares Film: la quarta parte de L’onore e il rispetto. Alla fine della terza stagione avevamo lasciato Tonio Fortebracci con una pistola puntata contro; cosa succederà nei nuovi episodi?
Sempre in primavera arriverà Squadra Mobile, fiction della Taodue, ideale spin-off di Distretto di Polizia. Nella nuova serie Giorgio Tirabassi e Daniele Liotti saranno alle prese con la vita quotidiana degli agenti di polizia.
Prossimamente anche un’altra produzione della Taodue arriverà su Canale 5: stiamo parlando di Romanzo Siciliano, serie in cui Claudia Pandolfi interpreterà i panni di un giudice che combatte la mafia al fianco di Fabrizio Bentivoglio e Filippo Negro.