Lea. Un tv movie di Marco Tullio Giordana, ispirato alla vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi allo strapotere della mafia e per questo uccisa e il suo corpo fatto sparire, e di sua figlia Denise, minorenne all’epoca dei fatti, che testimoniò contro il padre, mandante dell’omicidio, e che vive ora sotto scorta. Il film, dedicato a queste due donne coraggiose, va in onda in prima visione su Rai1, mercoledì 18 novembre alle 21.20. Interpretato da Vanessa Scalera nel ruolo di Lea e Linda Caridi nei panni di Denise, è una coproduzione Rai Fiction e Bibi Film. Il film si base su materiale d’inchiesta e sulle sentenze dei processi che hanno condannato all’ergastolo il marito di Lea, Carlo Cosco e i suoi complici.
PRESENTAZIONE: Ci sono terre in cui nascere donna vuol dire non essere libere. Di studiare, di lasciare un marito che non si ama più, di sognare per i propri figli un futuro diverso da quello criminale. Petilia Policastro, feudo della ‘ndrangheta in provincia di Crotone, è una di queste terre. Qui nasce Lea Garofalo. Un destino segnato: il fratello, Floriano, è il capocosca locale, il compagno, Carlo, uno dei suoi uomini più fidati. Gestisce per conto della famiglia spaccio e usura a Milano. Ma Lea è troppo vitale per accettare quella vita, troppo fiera di essere madre. Per sua figlia Denise vuole un futuro di libertà, non di paura. Lascia il marito, rivela i suoi traffici alla giustizia. Una sfida inaccettabile alle regole della criminalità. Il 24 novembre del 2009 Lea scompare. Denise non è che una ragazzina, potrebbe credere a quello che le racconta il padre e che dicono tutti: Lea se n’è andata, l’ha lasciata sola. Ma Denise non ci sta. Coraggiosamente denuncia il padre e permette di individuare tutti i responsabili dell’omicidio. Condanne pesanti, confermate in Cassazione: ergastolo per Carlo e i suoi complici. Denise oggi è ancora giovanissima, nemmeno ventitré anni. La sua vita sarà forse in salita ma davanti a sé ha un futuro che nessun boss, padre o zio, potrà più portarle via. Interpretato da Vanessa Scalera nel ruolo di Lea e Linda Caridi nei panni di Denise, il film è ispirato alla vera storia di Lea Garofalo e si basa su materiale d’inchiesta e sulle sentenze dei processi che hanno condannato all’ergastolo il marito Carlo Cosco e i suoi complici. Una coproduzione Rai Fiction-Bibi Film per la regia di Marco Tullio Giordana.
LA STORIA: Il film è ispirato alla vera storia di Lea Garofalo e si basa su materiale d’inchiesta giornalistico e sulle sentenze dei processi che hanno condannato all’ergastolo il marito Carlo Cosco e i complici che l’hanno assassinata. La figlia di Lea, Denise, minorenne all’epoca dei fatti, ha testimoniato al processo contro il padre e vive ora sotto protezione. Il film è dedicato a queste due donne coraggiose. Lea Garofalo nasce a Petilia Policastro nel 1975, in una famiglia affiliata alla criminalità calabrese. Il padre viene ucciso davanti ai suoi occhi quando Lea non ha ancora un anno di vita. Floriano, il fratello maggiore, s’incaricherà di vendicarlo. Lea cresce in mezzo al sangue, col passare degli anni Floriano diventerà uno dei boss del paese. Ancora ragazzina Lea s’innamora di Carlo, un gregario di suo fratello. Nasce Denise nel 1991. Si trasferiscono a Milano, prendono casa in un palazzo del centro, completamente dominato dalla ‘ndrangheta. Grazie alla parentela coi Garofalo, Carlo ne diventa il signore incontrastato. Fino a una mattina di maggio del 1996, quando i carabinieri irrompono in casa e lo arrestano. Quel giorno, di fronte al terrore della figlia, Lea decide di costruire per lei un futuro diverso. Lascia il marito e trova rifugio a Bergamo. Stanca delle continue minacce che le arrivano da Carlo – che non accetta l’onta dell’abbandono – si presenta dai carabinieri e inizia a collaborare con la giustizia. Per Lea e Denise scatta il Programma di protezione: una nuova identità, un domicilio segreto. Poi, dopo vari trasferimenti e incomprensibili contraddizioni burocratiche, la protezione è inspiegabilmente revocata. Lea ritorna in Calabria, spaventata, fragile, senza mezzi di sostentamento. Floriano, nella continua faida che lo oppone alle altre cosche, è assassinato nel 2005. Carlo, uscito di prigione, si riavvicina a Lea, vuole – dice lui – dimenticare il passato. La trappola si stringe: il 24 novembre del 2009, la donna scompare senza lasciare traccia. E’ Denise a “infiltrarsi” nella sua stessa famiglia collaborando con gli investigatori. Fingendo di credere alla versione del padre (“Lea ti ha abbandonato, se n’è scappata in Australia senza pensare a te”) lo segue a Petilia, monitorata dalle intercettazioni dagli investigatori. Finalmente la verità emerge, Carlo e i suoi complici vengono arrestati dai carabinieri. Nel corso del processo uno di loro si pentirà rivelando dove sono nascosti i resti di Lea. Una confessione che inchioda i criminali, il tribunale ha ora gli strumenti per condannarli. La determinazione e la rabbia di Denise sono riuscite a sconfiggere l’omertà e il delitto “perfetto”.