Il nuovo scandalo “affittopoli” a Roma e il fenomeno dell’assenteismo sono al centro del nuovo appuntamento con Quinta Colonna, il talk politico di Paolo Del Debbio in onda su Rete 4, lunedì 8 febbraio, dalle ore 20.30. La trasmissione a cura di Raffaella Regoli approfondisce i recenti casi dei “furbetti del cartellino”, che hanno generato numerose inchieste giudiziarie e disappunto nell’opinione pubblica. In seguito, focus sulla sicurezza delle nostre città. In studio con Del Debbio, Gene Gnocchi nelle vesti di sondaggista, politici, opinionisti e persone comuni. Nel corso della puntata, collegamenti in diretta dalle piazze di Messina, Roma e Trento. A seguire, alle ore 00.15, andrà in onda Terra!. Per scoprire le anticipazioni sul programma di Toni Capuozzo, continua a leggere.
Terra! – a due giorni dalla 12° Giornata del Ricordo – commemora le vittime delle foibe e l’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, con un’inchiesta sulla strage di Vergarolla. Era il 18 agosto 1946: una forte esplosione scuote la spiaggia di Vergarolla, a Pola, in Istria. Decine i morti. Tutti italiani. L’inchiesta delle autorità inglesi stabilisce che fu un attentato voluto da «persone sconosciute». Fu una strage politica. Erano anni drammatici. Tra il ‘41 e il ‘45 quelle terre avevano subito l’oppressione fascista, l’annessone nazista, le vendette e gli infoibamenti che segnarono la resistenza. Nel ‘46 la guerra era appena finita e di lì a poco Istria e Dalmazia sarebbero state abbandonate dalle comunità italiane che lì erano storicamente insediate. Un esodo forzato. La Jugoslavia ne rivendicava la sovranità. Il settimanale firmato da Toni Capuozzo torna su questa pagina di storia pressoché sconosciuta. Questa strage ebbe, per molti, un solo scopo: terrorizzare gli italiani e indurli a lasciare le loro case, i loro paesi. L’obiettivo fu raggiunto. Terra! ripercorre la dinamica della strage, le ipotesi sulle responsabilità, i fatti e le circostanze che depongono a favore della tesi che vede nei fatti di Vergarolla la prova di una sorta di strategia della tensione orchestrata contro gli italiani.