La Russia e la grande scacchiera del mondo: chi può parlarne meglio di un personaggio che di scacchi si intende davvero come Garry Kasparov, ex campione del mondo e attivista per i diritti civili? Parte dal suo Paese e dalla sua testimonianza in esclusiva il nuovo viaggio di L’erba dei vicini, il programma condotto da Beppe Severgnini che torna da venerdì 25 marzo alle 21.05 su Rai3.
Sei appuntamenti per conoscere gli “altri” e metterli a confronto con il nostro Paese: Russia, Grecia, Olanda, Israele, Turchia, Cina “Dopo aver affrontato le sfide europee, nel 2015 – dice Beppe Severgnini – alziamo lo sguardo: i confronti diventano più complessi, ma altrettanto affascinanti. Perché non ci sono più affari esteri e affari interni: la cronaca recente e l’esperienza quotidiana dimostra che tutto, ormai, ci riguarda”.
Così, nel racconto e nelle interviste di Severgnini agli ospiti sul suo “tavolo d’erba”, il programma affronterà questioni drammatiche, ma cercherà anche di trovare temi dove il confronto è sereno, istruttivo, perfino divertente. Per questo nella prima puntata, oltre all’intervista sulla situazione russa con Kasparov, non mancheranno i punti di vista di due italiani che da tempo hanno a che fare – in modi diversissimi – con la patria degli zar: Samantha Cristoforetti e Pupo. Samantha parla russo ed è stata in orbita con i russi; Pupo è un cantante amatissimo, tiene concerti a Mosca o San Pietroburgo davanti a migliaia di persone. Due prospettive completamente all’opposto che raccontano il Paese. Ma il confronto si giocherà anche sulla tradizione della danza classica con Luciana Savignano e Vladimir Derevianko, per sei anni primo ballerino al Bolshoi; sulla rete ferroviaria con due reportage dedicati alla Transiberiana e alla tratta Milano – Bari; e sul mondo dello spettacolo tra i successi moscoviti di Toto Cutugno e quelli italiani di Masha e Orso.
Nel caso della Grecia, invece, L’erba dei vicini ragiona di accoglienza (il Nobel per la Pace a Lampedusa o a Lesbo?) e beni culturali (rende di più il Colosseo o il Partenone?), mentre con l’Olanda la “sfida” è sull’agricoltura e… l’istinto materno. Con la Turchia entrano in gioco il tifo calcistico, ma anche mafia e censura; e con Israele obiettivo sull’essere giovani e sulla capacità di innovare. Demografia e tecnologia sono, infine, le chiavi di lettura tra Cina e Italia: meglio avere settant’anni anni a Roma o a Shanghai?
Come nella precedente edizione sarà sempre il pubblico, in studio e a casa, a dire l’ultima parola, esprimendo prima un “pregiudizio” e poi il giudizio finale sull’Italia e il Paese “sfidante”, e non mancheranno le schede animate e il riassunto storico attraverso le teche Rai. Novità, invece, è lo spazio “Storie Parallele” con due giovani redattrici che racconteranno le vicende di due persone che, in Italia e nel Paese ospite, affrontano realtà simili. “Avremo il ritmo di sempre – conclude Beppe Severgnini – ma più spazio per approfondire, immagini ancora più suggestive, ospiti insoliti e stimolanti. Perché il nostro motto non è cambiato: “Se siamo più bravi possiamo insegnare. Se sono più bravi, dovremmo imparare”.