«Spero che Alexander Boettcher non esca più di cella»: Stefano Savi, il giovane sfigurato con l’acido il 2 novembre 2014, ha così commentato la nuova condanna nei confronti del broker milanese. L’undicesima sezione penale del Tribunale di Milano ha accolto l’impianto accusatorio del pubblico ministero e ha stabilito una pena a 23 anni di reclusione per Boettcher. A questi si aggiungono i 14 che l’uomo deve scontare – insieme all’ex amante Martina Levato – in seguito al primo dibattimento, quello incentrato sul “blitz” contro Pietro Barbini. Alla luce degli ultimi sviluppi, il cosiddetto caso della coppia dell’acido è quindi al centro di Quarto Grado, in onda venerdì 1° aprile, in prima serata, su Rete 4.
Nel corso della puntata, la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero, aggiorna il pubblico sulle novità nel giallo di Padova. Le ricerche del corpo di Isabella Noventa proseguono, così come gli interrogatori nei confronti dei tre complici: nonostante la nuova versione fornita dalla tabaccaia Manuela Cacco – secondo cui la donna non sarebbe stata uccisa da Freddy Sorgato, ma dalla sorella Debora – i tre restano accusati di omicidio premeditato in concorso.
Si riapre il caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, uccisa ad Avetrana il 26 agosto 2010. A pochi giorni dalla pubblicazione delle motivazioni della sentenza con cui la Corte d’Appello di Taranto ha confermato l’ergastolo per la cugina Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, e gli 8 anni di reclusione per lo zio Michele, il programma a cura di Siria Magri ripercorre la vicenda che ha scosso l’opinione pubblica.