In questo post vedremo personaggi e interpreti de I Bastardi di Pizzofalcone, serie tv poliziesca tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, in partenza lunedì 9 gennaio 2017 su Rai1.
I BASTARDI DI PIZZOFALCONE | PERSONAGGI E INTERPRETI
GIUSEPPE LOJACONO (Alessandro Gassmann) Ispettore, 45 anni. Tratti orientali, è soprannominato “il Cinese”. Ha un grande talento investigativo, ed è di fatto il protagonista della serie. Lojacono è un battitore libero, restio alle regole e alla gerarchia, ma nel corso della serie imparerà a stimare i suoi colleghi di squadra e con loro funzionerà bene. Nella vita privata però è un disastro: è un uomo rimasto completamente solo. Sua moglie Sonia non gli è stata vicina nel momento più buio della sua vita quando, accusato di essere un colluso, viene trasferito da Agrigento a Napoli e, come se non bastasse, da quel momento non ha più parlato con sua figlia Marinella. Si è chiuso molto in se stesso, è diventato disincantato e sarcastico. Marinella però, lo raggiungerà a Napoli, e il loro appacificarsi gli darà la forza e il coraggio di tornare a lottare, per scagionarsi da un’infamia insulsa che lo ha rovinato: Lojacono non ha passato informazioni alla mafia, vuole dimostrarlo a tutti i costi, lui è uno pulito. Il suo cuore è diviso fra l’algida e austera Pm Laura Piras e la materna, accogliente, comprensiva Letizia, proprietaria del ristorante dove è solito mangiare. Chi delle due sceglierà?
LAURA PIRAS (Carolina Crescentini) Dal fascino intrigante, sui 35 anni, corteggiata da tutti gli uomini che entrano in contatto con lei. Ha un carattere duro e volitivo, anche se è ironica e molto intelligente. È un pubblico ministero sardo in forza alla Procura di Napoli. Ha conosciuto Lojacono sul luogo del delitto. Tra la Piras e Lojacono si instaura da subito una forte attrazione reciproca, che nessuno dei due è disposto ad ammettere e che spesso si trasforma in conflitto, un beccarsi continuo e divertente. Laura non riesce ad aprirsi con lui perché ha il cuore spezzato: il suo fidanzato e futuro marito è morto poco prima delle nozze di incidente d’auto e da allora ha chiuso con l’amore e i sogni. Ma spesso la vita porta a ricredersi e a concedersi un’altra opportunità…
LETIZIA (Gioia Spaziani) Bella, sui 37. È la proprietaria della trattoria dove Lojacono va a mangiare. Premurosa, sensibile, sa ascoltare gli altri e, in particolare, Giuseppe. Letizia, infatti, ha un’evidente attrazione per Lojacono e anche l’ispettore inizia ad accorgersene e ad apprezzare.
LUIGI PALMA (Massimiliano Gallo) Ha 42 anni, commissario, divorziato, senza figli, è considerato un rampante con prospettive ottime di carriera; in realtà si butta a corpo morto nel lavoro perché non ha una vera e propria vita personale. Professionalmente è molto valido, tanto da aver guadagnato il grado sul campo, pur lavorando in un commissariato che presidia una zona residenziale sostanzialmente tranquilla in collina. Gli è stato proposto di gestire il passaggio verso la chiusura di Pizzofalcone, con la promessa di una nomina operativa ben più importante in questura. Ha da subito un’attenzione speciale anche per Ottavia. Basta un’occhiata a entrambi per stabilire che tra loro c’è curiosità e simpatia istintiva.
OTTAVIA CALABRESE (Tosca d’Aquino) Vice sovrintendente, ha 42 anni. Il profilo professionale prevede un’altissima capacità di operatrice informatica, ha lavorato per anni presso l’unità di programmazione, intercettazione e analisi della polizia e conosce molte persone in quel settore, che contatta per necessità e per ottenere precedenze nelle indagini; questo fa sì che sia un agente stanziale, che raramente lasci l’ufficio per seguire indagini in strada. È sposata da quindici anni con Gaetano, ingegnere, ha un figlio di sette anni, Riccardo, morbosamente legato a lei e affetto da una grave forma di autismo per cui l’unica parola che pronuncia è “mamma”. L’assistenza al figlio è condivisa col marito, che lo ama teneramente e che cerca con entusiasmo di prendere a proprio carico tutte le incombenze domestiche, nonostante il lavoro. Gaetano non ha mai un cedimento, mai un cenno di stanchezza. Al contrario della nostra Ottavia, che si sente nettamente inferiore, meno brava di suo marito e questo suo disagio è mantenuto dentro di lei. Prova anche un’attrazione forte per Palma, continua a fantasticare di avere una storia col commissario, e costruisce una vera e propria realtà parallela… ma solo nei suoi pensieri.
MARCO ARAGONA (Antonio Folletto) Agente scelto, ha 25 anni ed è il più giovane della squadra. Appartiene a una ricca famiglia di una città di provincia dell’Irpinia, ha un padre con molte conoscenze, è raccomandato, e per questo inviso nella questura dove lavorava prima di essere destinato a Pizzofalcone, con la falsa promessa che l’incarico lo avrebbe messo in evidenza. È politicamente scorretto, piuttosto cafone nei modi, incapace di sensibilità e immaginazione, vagamente classista e razzista fino a quando non gli fa comodo sostenere il contrario; questo però gli consente di vedere i fatti senza interpretarli e quindi di anticipare a volte soluzioni che gli altri non riescono a intuire. Si atteggia a ‘Serpico’, ma riesce solo ad essere una curiosa imitazione del poliziotto americano e spesso e volentieri irrita i colleghi. I soldi di famiglia gli permettono di vivere in un lussuoso albergo, lui però se ne vergogna e mente con Lojacono dicendogli che vive in una squallida pensioncina. Non è fidanzato ma dice di avere molte relazioni con donne sposate. In realtà è un uomo solo che passa le sue serate nella sua camera a vedere la televisione. La sua vita affettiva è stata scossa dalla visione di una cameriera del Montenegro, Irina, di cui lui si è innamorato a prima vista, malgrado il suo essere razzista. Un amore, per ora, solo sognato.
ALESSANDRA DI NARDO (Simona Tabasco) Detta Alex, agente assistente, lineamenti delicati, ha 28 anni. Dall’esterno è una ragazza introversa; non interviene mai per prima nelle riunioni in gruppo, come se non volesse in alcun modo mettersi in evidenza. Ha un rapporto complesso col padre, generale dell’esercito in pensione, che voleva un maschio e il cui affetto ha rincorso per tutta la vita. Per condividere qualcosa con lui si è avvicinata alle armi, per le quali ha uno speciale talento: ne conosce ogni marca e tipologia e si classifica regolarmente prima in tutte le competizioni di tiro alle quali partecipa. Una volta alla settimana va a sparare al poligono col padre, col quale non ha altra forma di dialogo. Alex è omosessuale e non riesce a vivere la propria natura alla luce del sole per paura della reazione del padre, conformista e rigidissimo. Ma l’incontro con la responsabile della scientifica Rosaria Martone la sta portando a rivedere interamente la sua posizione.
FRANCESCO ROMANO (Gennaro Silvestro) Assistente capo, 40 anni. Un ottimo poliziotto, retto, caparbio e onesto; ha carattere introverso e piuttosto scontroso. Il suo problema è il controllo della rabbia: si infuria spesso e non riesce a controllare gli scoppi di violenza. La cosa gli ha provocato un’emarginazione professionale e questo, se possibile, lo rende ancora più introverso. Proprio per questo suo modo d’essere ha problemi con la moglie Giorgia, che conosce fin da ragazzino e ama immensamente, al punto di esserne morbosamente geloso.
GIORGIO PISANELLI (Gianfelice Imparato) Ha 61 anni e un tumore alla prostata che non ha comunicato a nessuno perché terrorizzato all’idea di essere collocato a riposo. Vedovo, la moglie Carmen è morta di cancro. Educatissimo, colto e intelligente, è la memoria storica del distretto essendo nato e cresciuto nel quartiere. Il suo ruolo professionale nell’ambito dei Bastardi è quello del vecchio saggio e dell’assunzione di informazioni dalla gente del luogo, nonché della tenuta dell’archivio. Unico amico col quale si vede qualche volta è fra’ Leonardo. Il frate è a conoscenza della malattia di Pisanelli e si preoccupa per lui. Ha un’ossessione che occupa quasi tutto il suo tempo: è convinto che una serie di suicidi, verificatisi negli ultimi dieci anni nel quartiere e aventi come vittime persone sole e depresse, siano opera di un assassino seriale, nonostante siano avvenuti con modalità diverse e con tanto di biglietto d’addio. Nessuno gli crede e tutti lo trattano come se fosse la mania di un uomo solo e anziano.