Lunedì 6 febbraio alle 21.15 su Rai3, ancora una puntata di Presadiretta con tre inchieste di grande attualità. Con Popolari di Giulia Bosetti le telecamere entrano nel mondo dei giovani e giovanissimi e del loro rapporto con i social network dove la cosa che conta di più è essere “popolari”. FaceBook, Twitter, YouTube, Vine, Snapchat, Instagram, la vita ormai è tutta lì, in rete. Oggi è in rete che nascono le star, che si vendono i prodotti, che si affermano mode e tendenze, che si decide la fortuna e la sfortuna di qualcuno.
Gli youtuber e gli influencer, le star della rete e il loro pubblico, raccontano quali sono i segreti e i meccanismi alla base del loro successo. Dal campione di Youtube in Italia, Favij, con i suoi 3 milioni e 400 mila follower, alla voce della generazione Z, Sofia Viscardi, fino al mondo della moda e di Instagram con Alice Campello, influencer di professione. Le società di consulenza che scovano e promuovono questi giovani talenti, spiegano come funziona il mercato delle web star, raccontando le dimensioni di un fenomeno che sta diventando sempre di più la nuova frontiera della pubblicità.
Dal Milan Games Week di Milano, fiera di videogiochi e intrattenimento on line, al Lucca Comics, festival internazionale del fumetto e del gioco, le telecamere di PRESADIRETTA hanno raccolto le testimonianze dei giovani che attraversano l’Italia per incontrare i loro idoli di internet, scoprire i nuovi videogame on line, travestirsi e interpretare i loro personaggi preferiti dei videogiochi.
Per i più giovani ormai il web viene prima di tutto, la vita comincia e finisce lì. I social network sempre più sostituiscono i rapporti veri con gli amici o con la famiglia e finiscono per raccogliere il disagio, anche quello più profondo. Perché “condividere” il dolore fa stare meglio. Le testimonianze esclusive e drammatiche di ragazzi per i quali stare su Internet è una droga, una dipendenza a tutti gli effetti, di giovani autolesionisti e di “ritirati sociali”, quelli che soffrono della sindrome di Hikikomori, un termine giapponese usato per indicare quei giovani che si chiudono in casa con il proprio computer e non ne escono più.
SPAZZATURA ELETTRONICA di Raffella Pusceddu e Elisabetta Camilleri. Come mai, con una puntualità che insospettisce, i nostri cellulari, i televisori o le lavatrici si rompono sempre dopo uno o due anni da quando li abbiamo comprati? Soffrono forse di invecchiamento precoce? Si chiama “obsolescenza programmata” che fa si che i nostri elettrodomestici si rompano poco dopo la fine della garanzia. PRESADIRETTA è andata a Berlino dove un laboratorio specializzato ha preso in esame numerosi elettrodomestici, li ha aperti ed esaminati e ha trovato una serie di difetti di fabbricazione. Solo un caso? E poi che fine fanno quando finiscono di funzionare? I nostri elettrodomestici quando sono da buttare diventano RAEE: Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. E vanno smaltiti in un certo modo, perché contengono metalli e sostanze che possono essere pericolose per l’ambiente e per la salute umana e il loro smaltimento deve seguire un iter ben preciso. Tant’è che noi consumatori paghiamo una quota al momento dell’acquisto, il cosiddetto “eco contributo”, che serve a coprire i costi dello smaltimento. In Italia viene smaltito e correttamente trattato solo il 35% di tutti gli elettrodomestici immessi sul mercato. E tutto il resto che fine fa? Un viaggio per scoprire cosa succede davvero e dove va a finire la nostra spazzatura elettronica. Viaggio che dall’Italia arriva in Africa. Con LA DISCARICA DI ABOBLOSHI Riccardo Iacona ci porterà infatti in Ghana, nella più grande discarica illegale al mondo di rifiuti elettronici, un vero e proprio inferno in cui lavorano a contatto con i veleni 70mila persone, la metà sono minori e che ha inquinato anche il mare di Accra, la capitale del Ghana. E i rifiuti elettronici che arrivano lì, vengono da tutto il mondo industrializzato, dall’Europa, dall’Italia.
E poi un nuovo appuntamento con le interviste di “IACONA INCONTRA”. Un incontro con una personalità eccezionale, una vera combattente, Emma Bonino. Un incontro che si è svolto durante un viaggio di lavoro dell’onorevole Bonino in Giordania, nel quale ha raccontato a Riccardo Iacona la sua battaglia contro la malattia, del problema dei profughi, della questione femminile nei paesi islamici e del sempre più difficile equilibrio politico internazionale