Nella puntata di Indovina chi viene a cena, in onda su Rai3 lunedì 21 novembre alle 21.05, si parla di uno dei settori più remunerativi del panorama industriale mondiale, gli alimenti per i bambini della prima infanzia (da zero a tre anni): nati come semplice alternativa a quelli freschi e più comodi per le mamme lavoratrici, sono oggi consigliati anche dai pediatri perché a loro parere sono migliori da un punto di vista nutrizionale rispetto ai cibi freschi, e anche più sicuri. La nostra indagine ha cercato di capire se è veramente sempre così, visto che questi prodotti hanno cresciuto intere generazioni a partire dagli anni 60; questi primi “assaggiatori” sono diventati da adulti anche fedeli acquirenti di quei marchi, che oggi non producono soltanto cibi specializzati per l’infanzia.

Siamo troppi, mangiamo troppo, e troppa carne. Un hamburger alternativo ci salverà? Si intitola “Carnaio” la quarta puntata di Indovina chi viene a cena, serie di inchiesta sull’alimentazione di Sabrina Giannini in onda lunedì 31 ottobre alle 21.05 su Rai3 (una striscia di 25 minuti, subito prima di Report). Il programma mostrerà due sistemi rivoluzionari alternativi alla produzione di carne tradizionale. Il primo è stato realizzato in Olanda con cellule staminali e potrà garantire con una sola cellula di bovino 80 mila hamburger: una soluzione – che arriverà nei supermercati tra quattro anni – per ridurre il consumo di acqua e le emissioni di gas serra degli allevamenti intensivi, e contrastare la fame nel mondo. Il secondo è un hamburger vegetale, che ha ricevuto 150 milioni di euro (in parte da Bill Gates, il fondatore di Microsoft) e che nonostante la composizione non animale sembra a tutti gli effetti un hamburger di carne. Il lancio nei ristoranti americani è di questi giorni.

Indovina chi viene a cena, il programma di Sabrina Giannini, in onda lunedì 17 ottobre alle 21.05 su Rai3 (una striscia di 25 minuti, subito prima di Report), metterà il naso nell’insalata, in tutte le varianti che offre oggi il mercato: lavate e asciugate in busta, fresche, sui tetti dei grattacieli di New York e in serre dove crescono senza terra e irradiate da luci a led di colore fucsia. C’è chi ha voglia di una filiera sempre più corta e chi si disinteressa della data di raccolta e provenienza dell’insalata nelle buste. Tra insidie, etichette poco trasparenti, novità e l’insaziabile desiderio di insalata fresca. Ma sarà sempre fresca? Il servizio sarà preceduto da un’intervista allo scrittore Erri de Luca, incontrato nella sua casa in campagna.